Credenze di Cristoforo Colombo

Ritratto di un uomo che si dice essere Cristoforo Colombo (Wikipedia)

COGwriter

Oggi negli Stati Uniti veniva semplicemente chiamato Columbus Day, ma in questo secolo le cose sono cambiate:

Gli Stati Uniti celebrano il Columbus Day, la giornata dei popoli indigeni

Lunedì gli Stati Uniti celebrano il Columbus Day e l’Indigenous Peoples Day.

Il Columbus Day è una festività federale dal 1971, in onore dello sbarco di Cristoforo Colombo nelle Americhe nel 1492.

Il riconoscimento della violenza, delle malattie e delle altre sofferenze inflitte dalle nazioni europee alle popolazioni che già vivono nell’emisfero occidentale ha portato negli ultimi anni a una rivalutazione della festività, con richieste di abolizione e di nuove commemorazioni delle popolazioni indigene.

La scorsa settimana il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha emesso la prima proclamazione presidenziale in assoluto della Giornata dei popoli indigeni, che verrà celebrata lunedì.

“Oggi riconosciamo anche la dolorosa storia di torti e atrocità che molti esploratori europei hanno inflitto alle nazioni tribali e alle comunità indigene”, ha scritto Biden. “È una misura della nostra grandezza come nazione il fatto che non cerchiamo di seppellire questi vergognosi episodi del nostro passato, ma che li affrontiamo onestamente, li portiamo alla luce e facciamo tutto il possibile per affrontarli”. 11 ottobre 2021 https://www.voanews.com/a/us-observes-columbus-day-indigenous-peoples-day/6265612.html

Joe Biden aveva ragione quando affermava che erano molti i “torti e le atrocità che molti esploratori europei inflissero alle nazioni tribali e alle comunità indigene”.

Cristoforo Colombo era un visionario imperfetto e spesso crudele. Eppure, la grazia di Dio è per tutti .

Qualche tempo fa, un lettore mi ha inviato un link a un articolo su alcuni dei piani religiosi imperfetti di Cristoforo Colombo:

Gli americani al di fuori della cerchia ristretta degli studiosi di Colombo sanno ancora poco dell’uomo e della sua missione… il suo obiettivo finale, lo scopo dell’impresa, era Gerusalemme!

L’annotazione del 26 dicembre 1492 nel suo diario del primo viaggio, in seguito denominato Diario , scritto nei Caraibi, lascia pochi dubbi. Afferma di voler trovare abbastanza oro e spezie quasi altrettanto preziose “in tale quantità che i sovrani… intraprenderanno e si prepareranno ad andare alla conquista del Santo Sepolcro; poiché così ho esortato le Vostre Altezze a spendere tutti i profitti di questa mia impresa per la conquista di Gerusalemme” ( Diario 1492[1988: 291, il corsivo è mio]). Questa affermazione implica che non era la prima volta che Colombo menzionava la motivazione della sua impresa, né sarebbe stata l’ultima. Colombo voleva lanciare una nuova Crociata per riconquistare la Terra Santa dagli infedeli (i musulmani). Questo desiderio non era semplicemente quello di reclamare la terra della Bibbia e il luogo in cui aveva camminato Gesù; faceva parte dello scenario apocalittico molto più ampio e diffuso in cui Colombo e molti dei suoi contemporanei credevano. Questo scenario, tratto dal libro biblico dell’Apocalisse, sostiene che la conversione di tutti i popoli al cristianesimo e la riconquista di Gerusalemme siano prerequisiti necessari per la “Seconda Venuta”, quando Cristo tornerà prima della “Fine dei Giorni”. Colombo avvertì fortemente l’imminenza di questo evento; giunse anche a percepire di avere un ruolo provvidenziale da svolgere in quell’evento. Esistono prove considerevoli, tratte dai suoi contemporanei e dai suoi stessi scritti, in particolare dal poco conosciuto Libro de las profecı´as , o Libro delle Profezie, che queste fossero convinzioni di lunga data di Colombo. …

Il Libro non è propriamente un libro nel senso convenzionale del termine, ma piuttosto una raccolta di brani tratti dalla Bibbia (dalla Genesi all’Apocalisse); da numerosi autori antichi come Aristotele, Tolomeo, Seneca; da Padri della Chiesa come Agostino, Girolamo, Crisostomo; e da autori medievali tra cui Tommaso d’Aquino, d’Ailly, Gioacchino da Fiore e Ruggero Bacone. Include anche estratti dal Corano e scritti di diversi musulmani come Alfragano e Averroè. Questa raccolta doveva essere utilizzata per la composizione di un lungo poema da presentare al Re e alla Regina. Il poema non fu mai completato, ma il manoscritto originale è, sorprendentemente, sopravvissuto e oggi è conservato presso la Biblioteca Columbina annessa alla Cattedrale di Siviglia.

Si ritiene che il Libro de las profecı´ sia stato compilato nel periodo compreso tra il ritorno di Colombo dal terzo viaggio, alla fine di ottobre del 1500, e l’inizio del quarto viaggio, nel maggio del 1502. Tuttavia, un passaggio che fa riferimento alla sua visita in Giamaica nel 1504 potrebbe indicare che Colombo portò con sé una bozza durante l’ultimo viaggio per apportare aggiunte o correzioni suggerite dal suo amico Fray Gaspar Gorricio, un monaco certosino. …

La lettera di accompagnamento che Colombo inserì nel taccuino inizia così: “Cristianissimi e molto elevati principi, la ragione che ho per la restituzione del Santo Sepolcro alla Santa Chiesa militante è la seguente” ( Libro 1500–1502 [Thacher 1904, vol. III: 660]). Si tratta di una lettera urgente che li avverte che la fine del mondo avrà luogo tra 155 anni. Questa data è stata stabilita grazie alla pratica comune di utilizzare le genealogie bibliche per calcolare il numero di anni dalla Creazione, a Cristo, all’anno in corso. In questo caso Colombo cita l’Elucidario astronomice concordie cum theological & hystorica veritate della sua fonte più importante, Pierre d’Ailly: “Da Adamo a nostro Signore Gesù Cristo ci sono 5343 anni e 318 giorni, secondo il racconto del Re Don Alonso [sic; dovrebbe essere Alfonso] … aggiungendo a questo 1501 anni incompleti [cioè, l’anno in cui sta scrivendo], il totale è 6845” (Libro 1500–1502 [Thacher 1904, vol. III: 662]). Il punto finale è fissato: la durata del mondo è di soli sette millenni, in base all’idea che i sette giorni della Creazione equivalgano a settemila anni terrestri. Colombo cita “Sant’Agostino il quale dice che la fine di questo mondo avverrà nel settimo millennio di anni dalla sua creazione… [quindi] secondo questo racconto, mancano solo 155 anni per completare i 7000, anno in cui… il mondo deve finire” (op. cit). …

Nella Spagna di fine XV e inizio XVI secolo era ampiamente diffusa l’idea di “un ultimo imperatore mondiale” che avrebbe adempiuto quella che era nota come la profezia “unum ovile et unun pastor” di Giovanni 10:16: “E ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche quelle devo condurre, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo ovile e un solo pastore ” (enfasi mia). Questo imperatore avrebbe combattuto l’Anticristo e ristabilito la sovranità cristiana su Gerusalemme e sulla Terra Santa. Come accennato, Colombo credeva che questo sovrano sarebbe venuto dalla Spagna; https://www.amherst.edu/system/files/columbus.pdf consultato il 25/01/2020

Consideriamo quindi alcuni di questi aspetti e le loro possibili implicazioni.

Innanzitutto, sì, si è creduto a lungo che Dio avesse un piano di settemila anni. La “scuola di Elia” è stata ritenuta la fonte, e questo sarebbe avvenuto 8 o 9 secoli prima della nascita di Gesù sulla terra.

Gli ebrei e i primi cristiani credevano in questo.

Tuttavia, Cristoforo Colombo (noto in spagnolo come Cristóbal Colón ) si sbagliava riguardo ai tempi.

Non solo i 7.000 anni non sono ancora trascorsi, ma anche i 6.000 anni che Dio ha concesso agli esseri umani per governarsi non sono ancora trascorsi, ma sono molto vicini a farlo (vedi Dio ha un piano di 6.000 anni? In che anno finiscono i 6.000 anni? ).

Inoltre, il Libro dell’Apocalisse non dice nulla sui tentativi dei cristiani di conquistare Gerusalemme prima della seconda venuta di Gesù.

Tuttavia, le profezie cattoliche greco-romane, che parlano anche di un futuro imperatore umano (spesso chiamato “il Grande Monarca ” che sembra avere molto in comune con il biblico Re del Nord), lo fanno.

Si noti alcune profezie/scritti privati ​​cattolici che supportano la visione secondo cui questo leader, come il biblico Re del Nord , ha un impatto importante su Gerusalemme all’inizio del suo regno:

San Tommaso Beckett (XII secolo): Un cavaliere verrà dall’Occidente. Catturerà… le tre Corone. Poi salperà… e raggiungerà la tomba di Cristo dove combatterà. (Dupont Y. Catholic Prophecy: The Coming Chastisement. TAN Books, Rockford (IL), 1973, p . 16)

Beato Joannes Amadeus de Sylva (morto nel 1482): Germania e Spagna si uniranno sotto un grande principe… Dopo molti massacri, le altre nazioni saranno costrette a unirsi in questa unione. Non c’è speranza per i miscredenti finché tutta la Germania non sarà convertita; allora tutto accadrà rapidamente… il tempo sarà prolungato finché tutti i paesi si uniranno sotto il Grande Sovrano. Dopo questa unione, avverranno conversioni di massa… (Connor, Prophecy for Today, p. 34). Connor, p. 34).

Abate ‘Merlino’ Gioacchino (morto nel 1202) Un Papa straordinario … recupererà il regno di Gerusalemme … per ottenere questi felici risultati, avendo bisogno di un potente aiuto, questo Santo Pontefice chiederà la cooperazione del generoso monarca di Francia (Gran Monarca). (Connor, Edward. Profezia per oggi. Imprimatur + AJ Willinger, Vescovo di Monterey-Fresno; Ristampa: Tan Books and Publishers, Rockford (IL), 1984, p. 32)

Helen Tzima Otto (2000), studiosa ortodossa orientale : Naturalmente, Gerusalemme sarà invasa durante la Terza Guerra Mondiale e infine liberata dal Grande Monarca. (Tzima Otto, H. The Great Monarch and WWIII in Orthodox, Roman Catholic, and Scriptural Prophecies. Verenika Press, Rock City (SC), 2000, p. 316)

Monaco Adso (X secolo). “Alcuni dei nostri Maestri affermano che un Re dei Franchi possederà l’intero Impero Romano. Sarà il più grande e l’ultimo di tutti i Monarchi. Dopo aver saggiamente governato il suo regno, andrà infine a Gerusalemme e deporrà il suo scettro e la sua corona sul Monte degli Ulivi…” (Dupont, p. 18).

Sembrerebbe che Cristoforo Colombo fosse a conoscenza di alcune di queste profezie greco-cattoliche romane.

Purtroppo, quando molte persone vedono alcune delle cose che Gesù ha detto e che dovrebbero cercare, invece di preoccuparsi di questo leader, apparentemente abbracciano quello falso.

Ci sono, tuttavia, alcuni cattolici greco-romani (a quanto pare una minoranza) che potrebbero opporsi a ciò, come suggerisce quanto segue:

Lo scrittore cattolico Paul Thigpen avverte: “Cercare il Grande Monarca, quindi, che non compare nelle Scritture, potrebbe portare a trascurare l’Anticristo che invece lo fa. Potrebbe persino portare – cosa ancora più inquietante – a confondere l’Anticristo con il Grande Monarca. Dopotutto, anticristi minori del passato, come Hitler e Stalin, hanno sedotto i loro seguaci con visioni di grandiosi e gloriosi regni terreni. Sicuramente l’Anticristo degli ultimi giorni farà lo stesso”. (Penn L. False dawn: the United Religions Initiative, globalism, and the quest for a one-world religion. Sophia Perennis, 2005, p. 420)

Sacerdote Herman Kramer (XX secolo): Il Falso Profeta … persuaderà tutti gli infedeli, gli apostati e le nazioni apostate ad adorarlo e venerarlo … L’Anticristo “siede nel tempio di Dio” (1 Tess. II. 4) … forse una delle chiese di Gerusalemme o di San Pietro a Roma … Il Falso Profeta proclamerà la resurrezione dell’Impero Romano … La parola “immagine” è al singolare, indicando solo una statua, che egli potrebbe erigere nella grande chiesa, San Pietro (Kramer HBL The Book of Destiny. Nihil Obstat: JS Considine, OP, Censor Deputatus. Imprimatur: +Joseph M. Mueller, Vescovo di Sioux City, Iowa, 26 gennaio 1956. Ristampa TAN Books, Rockford (IL), p. 320-323).

Il Re del Nord, supponendo che sia anche considerato il Grande Monarca, avrà a che fare con Gerusalemme e, secondo la Bibbia, è pericoloso.

Inoltre, alcuni scrittori greco-cattolici romani hanno chiaramente compreso che la bestia con due corna in Apocalisse 13 è probabilmente un antipapa e che un potere negativo verrà stabilito a Gerusalemme:

Sacerdote E. Sylvester Berry (pubblicato nel 1920): Le due corna denotano una duplice autorità: spirituale e temporale. Come indicato dalla somiglianza con un agnello, il profeta probabilmente si insedierà a Roma come una sorta di antipapa… L’Anticristo si stabilirà a Gerusalemme… con i suoi ‘prodigi bugiardi’… (Berry ES. The Apocalypse of St. John, 1920. Citato in Culleton RG. The Reign of Antichrist. Ristampa 1974, TAN Books, Rockford (IL), pp. 199-200).

Gran parte dell’insegnamento sopra riportato è coerente con alcune scritture.

Sebbene la maggior parte degli osservatori di profezie nel mondo protestante, così come forse la maggior parte del mondo cattolico, abbiano confuso chi sia l’Anticristo (molti protestanti moderni pensano che sia la Bestia del Mare), varie fonti cattoliche hanno correttamente dichiarato che il Falso Profeta è (o probabilmente è) l’Anticristo finale. Questa era anche la posizione del cattolico sant’Agostino (Agostino. Città di Dio, Libro XX, Capitolo 14. Tradotto da Marcus Dods. Da Nicene and Post-Nicene Fathers, First Series , Vol. 2. A cura di Philip Schaff. ( Buffalo, NY: Christian Literature Publishing Co., 1887. ) Revisionato e curato per New Advent da Kevin Knight. <http://www.newadvent.org/fathers/120120.htm>. Culleton, The Reign of Antichrist, p. 117).

In ogni caso, parte dello scopo di questo post è sottolineare che Cristoforo Colombo fu fortemente influenzato dalle profezie greco-cattoliche romane.

Fu un fattore determinante per lui. Lo portò in parte a cambiare il mondo.

Non pensate che nel XXI secolo il mondo non sarà influenzato dalle profezie greco-romane cattoliche e da altre profezie non bibliche.

Molti fanno parte del piano di Satana.

Detto questo, il distretto scolastico locale ha smesso di celebrare il Columbus Day come festività diversi anni fa.

Ritenevano che Colombo non dovesse essere onorato alla luce delle varie atrocità in cui era coinvolto.

Resta il fatto, tuttavia, che Colombo aprì le Americhe (sì, so che ci sono prove che altri, come i Vichinghi, giunsero nelle Americhe prima di lui) al mondo e che Dio ha un piano che si sta realizzando su questa terra.

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